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Lenticchie Occhio di Pernice 500g

REF: 1536

Quantità
6,50 € Prezzo al kg 13,00 €
Prodotto imballato 0.51 kg
Dettagli sui costi di spedizione

Gruppi sanguigni:

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AGruppo A ABGruppo AB

Certificazioni:

Biologico Biologico

Dettagli

COTTURA BASE

La lenticchia intera occhio di pernice, essendo di piccola dimensione e morbida, cuoce rapidamente, in venti minuti a

fiamma bassa anche senza ammollo. Se ne consiglia comunque l’ammollo preventivo di una notte (buttandone poi l’acqua) in quanto in questo modo si eliminano le tossine naturali del legume che limitano l'assorbimento dei principi nutritivi propri del legume. L’importanza dell’ammollo risiede infatti nelle interessanti modificazioni biochimiche che riducono in modo significativo gli agenti chelanti, i fattori antivitaminici e altri antinutrienti consentendo, al momento del consumo, un maggiore assorbimento delle sostanze nutritive contenute. Alloro e alga kombu accompagnano gradevolmente l’ammollo e favoriscono l'ammorbidimento della buccia e la successiva digestione.

Possono essere condite con santoreggia, alloro, cumino, coriandolo, curcuma, cardamomo, zafferano.

Mescolate con cereali (2/3 di cereali e 1/3 di legumi) costituiscono un'ottima combinazione nutritiva.

Qualora sivogliano aggiungere sale, limone o aceto, è bene farlo solo a fine cottura per non indurirne le bucce.

La lenticchia decorticata invece non richiede ammollo e cuoce in acqua bollente in 15-20 minuti.

Le lenticchie decorticate, una volta cotte, possono essere anche frullate al mixer o passate, sono più digeribili delle intere e possono diventare la proteina quotidiana, al posto della carne, come avviene in India per centinaia di milioni di persone.

 

TORRE COLOMBAIA - COME COLTIVIAMO

Ne coltiviamo due tipi; le lenticchie verdi e le lenticchie occhio di pernice. Il seme di queste ultime proviene da Castelluccio di Norcia. Dalle prime, più grandi, estraiamo le lenticchie decorticate, gialle, più digeribili in quanto senza buccia. Le seconde, più piccole, scure, di varia colorazione, vengono invece consumate tal quali (e cuocciono rapidamente data la loro ridotta dimensione). Le seminiamo (1 quintale a ettaro) a marzo-aprile, dopo aver ben preparato il letto di semina e ed essere passati una o due volte con lo strigliatore per togliere quanto più possibile le erbacce. Con le colture primaverili abbiamo infatti problemi con le infestanti che, come la gialla rapastella, rischiano di sovrastare la piccola lenticchia e di soffocarla. Le trebbiamo poi ad agosto. La coltura della lenticchia è fondamentale nel piano di rotazione tra le colture, in quanto apporta azoto naturale al terreno. Poi una volta trebbiate siamo spesso costretti a stenderle su un telo al sole per parecchi giorni per far loro ridurre l’umidità, evitando così di farle attaccare dal temibile tonchio.

 

TRASFORMAZIONE

L’unica trasformazione per le lenticchie “occhio di pernice” è il trattamento con azoto e anidride carbonica per far morire le uova di tonchio, e poi la spietratrice. Le lenticchie verdi, in aggiunta, devono essere decorticate . Abbiamo infatti messo a punto una zuppa completa di 200 grammi di farro spezzato e di 100 grammi di lenticchie decorticate, mischiati, che comprende quindi, nella giusta proporzione dietetica, amminoacidi e proteine.

 

BENEFICI

Le lenticchie sono la fonte più economica di proteine (non a caso sono il piatto quotidiano in India, il dahl): hanno più del 20% di proteine (contro il 10-12% del grano) oltre alle numerose vitamine e minerali (sopratutto il ferro) presenti. Per eliminarne le tossine naturali se ne consiglia sempre l’ammollo in acqua la sera prima.